Ancillotti Scarab, marchio n°.1 di moto e bici nel Registro Speciale dei Marchi Storici

Ancillotti ha fatto la storia del Made in Italy per quanto riguarda le moto e le biciclette MTB da Enduro, Cross e Fuoristrada.

Le creazioni Ancillotti sono da oltre cinquant’anni non solo belle e performanti, ma anche vincenti sotto tutti i punti di vista. Ora alle vittorie se ne aggiunge una nuova, o meglio, si aggiunge un nuovo primato. Ancillotti Scarab è infatti il primo marchio di moto e biciclette iscritto al Registro Speciale dei Marchi Storici di interesse nazionale del MISE.

Il Registro Speciale dei Marchi Storici di Interesse Nazionale del MISE

Il 30 Aprile 2019 il Ministero dello Sviluppo Economico o MISE ha istituito il Registro Speciale dei Marchi Storici di Interesse Nazionale. Si tratta di un elenco di marchi registrati e operanti sul territorio nazionale da un minimo di 50 anni con la stessa denominazione.

Il marchio Ancillotti Scarab, grazie alla sua lunga storia, è stato inserito nel Registro con il numero 128. Si tratta tra l’altro del primo marchio di moto e biciclette ad essere stato aggiunto all’elenco.

Questo importante riconoscimento gli permette ora di utilizzare il logo del MISE raffigurante l’Italia con la denominazione “Marchio Storico di Interesse Nazionale”.

I marchi storici hanno la possibilità di iscriversi all’Associazione Italiana dei Marchi Storici, la quale annovera tra i propri fondatori nomi illustri quali Benetton, Cirio, Inghirami e Antinori.

Ancillotti: la nascita del brand

Era il 1938 quando Gualtiero Ancillotti decise di aprire la Ancillotti Elaborazioni Specialità Moto, il primo embrione di quello che sarebbe diventato, con il passare del tempo, un nome di importanza storica per quanto concerne prima le moto da Enduro, Cross e Fuoristrada e poi le biciclette MTB da DownHill e Freeride.

Gualtiero aveva ereditato la passione per la meccanica dal padre Ernesto, il quale aveva un’officina di riparazioni. Anziché alle riparazioni, lui decise però di dedicarsi alle elaborazioni.

Tra le più importanti ricordiamo le elaborazioni delle WLA, le famosissime Harley Davidson che, grazie all’ingegno di Ancillotti, vennero dotate di un innovativo sistema di ammortizzatori in grado di rendere le sospensioni più morbide.

Tra il 1965 e il 1966 videro invece la luce due elaborazioni della Lambretta Innocenti che entrarono nella storia. La Lambretta Ancillotti Special 200 c.c., la quale stabilì il record di velocità di classe con partenza da fermo sul circuito di Monza, e la Lambretta Ancillotti Super Sprint 250 c.c. Quest’ultima ottenne due record mondiali sul circuito di Elvington che ad oggi risultano ancora imbattuti: sul chilometro con partenza da fermo e sul quarto miglio lanciato.

Lo scarabeo della Piramide de’ Medici

Nel 1967, provando le elaborazioni vicino al parco delle Cascine, Gualtiero, insieme ai figli, ebbe un’illuminazione.

Nel parco si trova un edificio piramidale, costruito nel 1796 da Giuseppe Manetti: la Ghiacciaia de’ Medici. Al di sopra del portale si può vedere ancora oggi un interessante bassorilievo raffigurante uno scarabeo con le ali aperte.

Gli Ancillotti decisero di rielaborare l’immagine e di utilizzarla come marchio figurativo.

Ancillotti Scarab

Non solo il marchio figurativo, ma anche il nome, Scarab, è ispirato allo scarabeo della piramide.

Le moto Scarab furono tra i modelli che, negli anni Sessanta e Settanta, ottennero il maggior successo. Si trattava infatti del modello di punta della casa fiorentina, nato inizialmente come elaborazione della Beta Cross Special.

Dalla fine degli anni ’80 a oggi, la Ancillotti ha prodotto biciclette MTB da DownHill e Enduro denominate Scarab.

L’ultima di casa Ancillotti dopo la performante Scarab EVO 29 è la Scarab EVO 29 DH, prototipo che ha vinto proprio quest’anno un Campionato Mondiale con Sophie Riva dell’Ancillotti Factory Team.

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