Le agevolazioni fiscali per le startup innovative

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Natalina Gatti, commercialista esperta in startup innovative, da anni si occupa di questa tipologia di impresa.

Cosa sono le startup innovative

Una startup è un’impresa che nasce su un’idea innovativa e dirompente e, proprio per questo, avvia il suo percorso nell’incertezza. Eric Ries, nel suo libro “The lean startup”, definisce così queste imprese. Tuttavia, queste intuizioni non sempre si rivelano valide ed è necessario affidarsi ad un commercialista esperto in startup innovative per far si che il proprio progetto abbia successo.

Solo un professionista potrà consigliare l’imprenditore al meglio, anche in vista delle agevolazioni previste per questa tipologia di business.

Agevolazioni fiscali disponibili per le startup innovative

Per le startup innovative sono previste diverse agevolazioni fiscali, sia per quanto riguarda le persone fisiche, ovvero coloro che investono in questa impresa, sia per le imprese stesse che vogliono immettere del capitale in startup o PMI innovative.

In primis, è bene ricordare che queste imprese possono usufruire di un regime agevolato per 60 mesi a partire dalla data di costituzione della società. Tuttavia, se alcuni adempimenti non vengono effettuati, questo privilegio cessa di esistere dopo 12 mesi. Affidarsi all’esperienza di un commercialista esperto in startup è il primo passo per usufruire delle agevolazioni e del regime agevolato.

Detrazione fiscale IRPEF 50% per persone fisiche

La detrazione IRPEF è un’agevolazione prevista dal 01 gennaio 2020 che ha un importo pari al 50% della somma investita nel capitale sociale di una o più start-up o PMI innovative. Questa agevolazione è valida solo per le persone fisiche e, quindi, non per le imprese.

La detrazione IRPEF 50% si applica per gli investimenti diretti, ma anche per investimenti attraverso organi di investimento collettivo del risparmio specializzati in startup e PMI innovative.

La detrazione IRPEF 50% è valida solo nel caso in cui, chi la richiede, non detiene quote rilevanti della società (25%), a parte eccezioni previste dal Business Plan e riguarda solo l’imposta lorda che il contribuente deve pagare. In pratica, gli investitori (senza quota di controllo) si ritroveranno con l’abbattimento dell’imposta lorda.

Se quest’ultima ammonta a € 50.000,00, a fronte di un importo di € 100.000,00 investito in startup innovative regolarmente presenti nel registro della Camera di Commercio, l’investitore può avere il totale abbattimento dell’imposta per l’anno fiscale di riferimento.

La detrazione IRPEF 50% è concessa solo in regime de minimis e la richiesta va presentata attraverso una domanda online sul sito del Ministero dello sviluppo economico che dovrà inoltrare l’impresa beneficiaria dell’investimento, prima che questo avvenga.

Per accedere alla detrazione IRPEF agevolata del 50% è necessario presentare la domanda online sul sito del Ministero dello sviluppo economico.

A partire da Gennaio 2021, questa domanda deve essere presentata preventivamente dall’impresa beneficiaria dell’investimento e deve essere effettuata prima dell’investimento stesso.

La domanda deve contenere elementi che permettano di identificare l’impresa beneficiaria, il soggetto investitore o l’organismo di investimento collettivo del risparmio, l’ammontare dell’investimento da effettuare e quello relativo alla detrazione.

Infatti, dopo le verifiche da parte del Ministero competente, in particolare per eventuali aiuti ricevuti dall’impresa nel triennio precedente, si otterrà una comunicazione con un codice all’operazione. Se l’esito è positivo, l’investimento in startup o PMI innovativa potrà essere eseguito, ma solo dopo l’avvenuta comunicazione .

Questa agevolazione ha dei limiti che le startup devono rispettare, sia sotto il profilo fiscale che temporale per cui, è necessario farsi seguire da un commercialista esperto in start up innovative.

Detrazione fiscale IRPEF 30%

Ecco un’altra agevolazione prevista per i soggetti che investono in startup o PMI innovative. In questo caso, si tratta di una detrazione che può essere richiesta anche dalle imprese che non rientrano nel regime de minimis, ma che al contrario è applicabile anche quando gli investimenti sono molto consistenti (il tetto massimo è di 1 milione di euro, con risparmio annuo che può arrivare fino a 300 mila euro).

La detrazione IRPEF 30%, approvata dalla Comunità Europea, sarà probabilmente prorogata dallo Stato italiano fino al 2025. Non richiede la presentazione della domanda preventiva on-line, come invece è richiesto dalla detrazione IRPEF 50%, ma è necessario una valutazione caso per caso per cui è meglio affidarsi ad un commercialista esperto in startup.

Qui è possibile trovare maggiori informazioni sull’agevolazione IRPEF 30% per le startup innovative.

Per le imprese, ecco la deduzione fiscale IRES 30%

Anche le imprese possono beneficiare di agevolazioni. E’ il caso, ad esempio, della deduzione IRES.

Questa si applica alle imprese che investono in startup innovative e la deduzione è pari al 30% dell’ammontare investito. Il limite massimo è di 1,8 milioni di euro all’anno e si applica al reddito imponibile e non l’imposta lorda.

Quindi, un’impresa che investe in una startup o PMI innovativa per € 1.800.000,00 avrà diritto a diminuire l’importo di € 540.000,00. L’eccedenza, se è superiore al reddito, può essere cumulata per i periodi di imposta successivi fino ad un massimo di tre anni.

Investire in una startup innovativa comporta un’enorme beneficio fiscale, ma è consigliato farsi seguire da un commercialista esperto in startup per gestire al meglio questo tipo di deduzione.

Anche perché, ci sono alcuni casi, in cui queste agevolazioni non possono essere applicate. Ad esempio, startup innovative, organismi di investimento collettivo del risparmio (Oicr), le società di capitali che investono in startup innovative e gli incubatori certificati, sono soggetti non IRES 30% e quindi esclusi da questa agevolazione.

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